La stazione Appennino del Soccorso Alpino Toscano è intervenuta per soccorrere un cercatore di funghi ferito

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Soccorso Alpino Toscano

La stazione Appennino Toscano del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano è intervenuta quest’oggi in Valle Orsigna, in località La Menta, nella provincia di Pistoia per soccorrere un cercatore di funghi.

Partito assieme ad un compagno questa mattina nei boschi della Valle Orsigna, A.B. 57 anni di Pistoia, intorno alle ore 9 è precipitato da un dirupo per circa 20 metri. L’uomo è finito nel letto di un fiume sottostante e fortunatamente ce l’ha fatta a lanciare l’allarme al 118.
La caduta ha provocato traumi al torace, alla testa, all’addome e fratture scomposte agli arti inferiori. La posizione data dall’infortunato, comprensibilmente disorientato, in realtà non corrispondeva a quella effettiva. I soccorritori (due squadre della Stazione Appennino Toscano con personale sanitario del SAST e un’unita cinofila di ricerca in superficie), sono riusciti a contattare il compagno, che ha fornito utili informazioni per il ritrovamento.
Una volta localizzato, i soccorritori hanno provveduto a calarsi sul greto del fiume e hanno iniziato una delicata operazione di stabilizzazione del ferito.
L’uomo è stato così imbarellato e portato in un’area posta 200 metri più in alto, dove è stato possibile il recupero tramite l’elisoccorso Pegaso che ha poi provveduto al trasporto in codice rosso all’ospedale di Pistoia. Alle operazioni hanno preso parte anche i Vigili del Fuoco.
Inizia dunque la stagione dei funghi, che lo scorso anno ha fatto registrare numerosi incidenti in tutta la regione. Si raccomanda la massima attenzione per questa attività, che molto spesso è sottovalutata.
Ma quali sono le regole da seguire per svolgere questa attività in sicurezza?
1) In primis essere in regola con le disposizioni di legge e le normative che regolano questa attività sul territorio regionale.
2) lasciare detto sempre il luogo di destinazione, sempre: mai avventurarsi senza lasciar detto niente a familiari o amici. Portare con sé il telefono è d’obbligo, ma ricordiamoci che la copertura non è sempre ottimale.
3) Equipaggiamento (caldo ed impermeabile) e calzature da montagna, anche se si tratta di ambienti a prima vista “semplici”.
4) Non avventurarsi su pendii scoscesi a prima vista affrontabili: i movimenti su terreno impervio richiedono esperienza e capacità di progressione, senza approssimazioni. Anche nei boschi spesso si nascondono balze rocciose e dirupi a prima vista non individuabili.
5) Stanchezza e condizioni meteo infine rappresentano le variabili decisive che possono trasformare radicalmente le attività in montagna.

 

Paolo Romani 
Addetto Stampa Nord SAST