28 e 29 gennaio prima esercitazioni 2017 dalla III zona speleo del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano

0
994
Soccorso Alpino e Speleologico Toscano

Si è svolta nel fine settimana del 28-29 gennaio, la prima delle sei esercitazioni programmate per il 2017 dalla III zona speleo del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano alla quale hanno partecipato 29 volontari, tra effettivi, aspiranti e due medici speleo.
Quest’evento era stato programmato come una simulazione di intervento con avvicinamento su neve e ghiaccio, alla grotta Tana dell’uomo selvatico posta nel canale che scende dal rifugio Del Freo tra la Pania della croce ed il Monte Corchia. Rivolta inoltre al primo approccio degli aspiranti 2017 con la squadra operativa e all’aggiornamento e alla verifica della qualifica di alcuni volontari.
Neve e ghiaccio erano assenti ma il tutto si è svolto comunque con il miglior esito.
L’esercitazione è iniziata con l’incontro fissato presso l’ingresso turistico del Antro del Corchia alle 9.00 del sabato e una volta organizzati gli equipaggiamenti ed i materiali occorrenti per le manovre la direzione è stata quella del Rifugio.
Lì, grazie agli accordi presi con il gestore, è stata installata la base di collegamento con la grotta; è stato steso un chilometro di cavo citofonico esterno ed interno, indispensabile per le comunicazioni con le squadre operanti sull’intervento in grotta.
Alle ore 12.00 la prima squadra è entrata con i materiali d’armo.
Alle 14.00 tutti i volontari erano già operativi all’interno della grotta.
Una volta giunti nel luogo deciso per l’inizio delle operazioni e dopo aver concordato con i medici a quale tipo di trauma approcciarsi, uno dei volontari è stato imbarellato (Questo serve sia per rendere realistico l’intervento che per avere un parere “di parte” dal trasportato ) e alle ore 16.00 sono iniziate le manovre per far uscire l’infortunato dalla grotta.
Vista la numerosa presenza di tecnici, la relativa facilità di progressione della barella all’interno di quella cavità e l’uso di tecniche veloci e pratiche, alle 23 “il ferito” e tutti i tecnici erano fuori.
L’esercitazione ha confermato le capacità operative di tutta la Delegazione sempre attiva e reattiva ai vari aggiornamenti tecnici proposti dalla scuola coadiuvati soprattutto dall’ottimo clima di affiatamento e stima reciproca che ci accompagna da sempre.

Mario Cecchi
Delegato III Zona Speleo, Soccorso Alpino e Speleologico Toscano

 

Addetto Stampa
Alma Rinaldelli