Come si sa la speleosubacquea di questi tempi ha avuto un impulso molto forte dovuto all’accessibilità per molti di tecnologie che danno sempre più autonomia anche a grandi profondità.
Ormai affrontare un tema di soccorso in un’attività così evoluta facendo appello solo al buon cuore ed all’esperienza non basta più senza un’adeguata tecnologia ed addestramento.
Rebreather e scooter subacquei (cari vecchi maiali) sono termini ormai entrati nel vocabolario quotidiano di chi si immerge in grotta.
L’uso di questi mezzi altamente tecnologici ha spinto gli attuali esploratori ed anche i normali fruitori a distanze che sono semplicemente incolmabili senza di essi.
Oltre alle prestazioni di distanza e profondità, in una contestualizzazione così forte come quella della speleologia subacquea, avere tecnologie sempre fresche ed aggiornate riveste un tassello molto importante di sicurezza degli operatori.
Con l’entrata in servizio nel Soccorso Alpino e Speleologico Toscano di uno scooter abbinato ormai da diversi anni all’utilizzo del rebreather, riusciamo a porci in un panorama Nazionale , come componente tecnologicamente e operativamente completa.
Lo scooter Teseo di cui il SAST si è dotato, permette un uso subacqueo di circa tre ore con una profondità massima operativa di 200 m, rientrando pienamente in quel contesto di intervento di cui da tempo la Commissione Speleosubacquea sì sta occupando e specializzando ( infatti abbiamo conseguito brevetti con miscele ipo-ossigenate che permettono immersioni oltre i -100 metri..).
Commissione Speleosubacquea