Esercitazione Speleosubacquea alla Buca del Tinello, Fornovolasco

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Una esercitazione Nazionale Speleosubacquea del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), si è tenuta presso la Buca del Tinello (località Fornovolasco; Comune di Fabbriche di Vergemoli – Lucca) nei giorni 10, 11 e 12 maggio.

L’evento, al quale hanno partecipato Tecnici Speleosub del CNSAS provenienti da diverse regioni d’Italia, ha raggiunto l’obiettivo addestrativo di simulare il soccorso ad un infortunato oltre una zona sotterranea completamente allagata (tecnicamente detta “post sifone”).

L’esercitazione si è svolta superando tre sifoni ed arrivando ad una parte della grotta non allagata dove era previsto il soccorso. Oltre alla sagola di sicurezza, gli Speleosub hanno disposto, lungo tutto il percorso, una linea telefonica (procedura standard per il CNSAS in ogni suo intervento speleologico) al fine di mantenere possibili le comunicazioni con l’esterno: fattore fondamentale di sicurezza e di coordinazione, soprattutto medica, tra il sanitario che assiste e monitora l’infortunato ed i colleghi di supporto all’esterno.

I Tecnici Speleosubacquei si sono divisi i compiti di trasporto dei materiali, la preparazione delle attrezzature per il recupero lungo il percorso, l’assistenza all’infortunato e l’allestimento della zona dove il sanitario, come da protocollo operativo, effettua la diagnosi accurata e le eventuali cure immediate all’infortunato.
All’esterno della grotta è stata allestita una zona presidiata da altri tecnici del CNSAS, per il supporto logistico e di primo intervento in eventuale emergenza.
Lo spostamento ed il recupero fino all’esterno ha richiesto sia il trasporto dell’infortunato in barella con tecniche speleologiche, sia il trasporto subacqueo con tecniche ed attrezzature specifiche.

Questa esercitazione, conclusa raggiungendo gli obiettivi prefissati, è una delle molte nel calendario delle attività che la Commissione Speleosubacquea del CNSAS svolge durante l’anno, impegnando tecnici e sanitari nei protocolli di intervento con ospedalizzazione post-sifone ed immersioni profonde.

Addetto Stampa Speleologico SAST
Paolo Chierici